VITERBO - Era un gruppetto di quattro persone, tutte appartenenti a Casa Pound, quello che ieri sera ha aggredito il giornalista Filippo Rossi nel centro di Viterbo. Avvicinandosi alla sede della segreteria di ''Caffeina Cultura'', in piazza San Pellegrino, hanno chiesto di poter parlare con il direttore de ''Il Futurista'' e visto che si conoscevano da tempo sono entrati tranquillamente. 

Una volta incontrato Rossi hanno iniziato a discutere di temi politici, vista la sua vicinanza al presidente della Camera Gianfranco Fini, e dopo uno scambio di battute la discussione è degenarata.

A quel punto, infatti, Gianluca Iannone, fondatore e presidente di Casa Pound, avrebbe tirato uno schiaffone a Rossi, che ha perso l'equilibrio ed è caduto in terra, dove ha ricevuto un calcio sferrato da un altro degli appartenenti al movimento politico.

Il gruppo di neo fascisti ha poi lasciato in tutta tranquillità la sede di ''Caffeina'', mentre i ragazzi che erano con Rossi hanno chiamato immediatamente la polizia e il 118, che ha portato il giornalista a Belcolle, dove i medici del pronto soccorso gli hanno dato una prognosi di 5 giorni per una echimosi nella regione orbitaria sinistra.

Immediatamente sono scattate le indagini da parte della Digos di Viterbo, che avrebbe identificato il ragazzo che ha sferrato il calcio a Rossi e starebbe ormai sulle tracce degli altri componenti della ''squadra'' che ha messo a segno il raid. Sarebbero tutti del Viterbese.

Intanto Iannone, in una nota pubblica, ha rivendicato di essere lui l'autore dello ''schiaffone futurista'' che ha steso Rossi.